CORSO BIENNALE IN BIODINAMICA CRANIOSACRALE
La biodinamica craniosacrale è una modalità di ascolto di se stessi e degli altri che contempla l’individuo nella sua interezza. Concepisce il campo energetico di ogni essere senziente come vibrante e pulsante all’interno del più vasto campo dello Spazio. Poggia sulle intuizioni che ebbe, alla fine del 1800, Andrew Taylor Still, il padre dell’osteopatia.
E’, essenzialmente, un’arte di ricezione e affinamento delle sensibilità percettive che rispetta la vita in tutte le sue forme e manifestazioni.
Nel corpo, già durante lo sviluppo embrionale, risiede una saggezza innata, un respiro vitale, un’Intelligenza che organizza e dirige le dinamiche morfologiche. Si evidenzia nelle cellule secondo cicli ritmici lenti di espansione e retrazione, che danno forma ai tessuti e attraversano i vari assi e i piani del corpo. L’operatore biodinamico esplora prima questa dimensione in se stesso e invita poi, nel corpo del cliente, l’emersione e l’espressione di tali forze regolatrici. Dare e ricevere una seduta permettono quindi, sia al cliente che all’operatore, di poter attingere alle risorse profonde di ripristino e incremento dell’equilibrio e della vitalità. Si entra in relazione con la capacità di dissipazione delle tensioni del Sistema, e ne viene sostenuta l’omeostasi e la naturale armonizzazione. Il tocco è lieve, delicato, stabile. Qualsiasi condizione psicofisica ed emotiva possono beneficiare dell’approccio biodinamico nel sostegno alla Salute, dalla prima infanzia alla vecchiaia.
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A chi si rivolge?
Questa è una lista di alcune delle diverse condizioni che possono rispondere favorevolmente ai trattamenti: consigliata durante la gravidanza – dopo un’operazione – dopo un incidente – per allergie, artriti, asma – condizioni di stress – depressioni – disturbi visivi – dislessia – disordini della mandibola e dell’articolazione temporo-mandibolare – difficoltà di apprendimento – disordini nervosi – dolori alla schiena – dolori mestruali – dolori muscolari – distorsioni – iperattività dei bambini – insonnia – emicranie – problemi emotivi – reumatismi, sciatica – sinusiti – problemi spinali – scoliosi – traumi post trattamenti dentali – traumi della nascita – colpi di frusta – esaurimenti – fatica cronica – coliche
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Quali problemi puo’ trattare?
In Italia non esiste ancora un albo professionale, in attesa di una legislazione chiara ed unificata a livello nazionale, gli operatori Craniosacrali possono lavorare aprendo una partita IVA come liberi professionisti ( L.14/01/2013 N. 3)
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La Tecnica
Il trattamento Cranio Sacrale è una forma di terapia manuale orientata principalmente all’ascolto. Normalmente il cliente si distende vestito su un lettino da massaggio sperimentando un tocco molto leggero da parte dell’operatore.
L’operatore si assicura durante tutto il trattamento che il cliente sia nella condizione più confortevole possibile. Il cliente potrà avvertire un profondo senso di rilassamento accompagnato eventualmente da sensazioni di calore, da pulsazioni, da movimenti all’interno del corpo, o da altre sensazioni.Il terapista ascolta attraverso le mani quello che succede nel corpo del cliente e in questo modo identifica e tratta le tensioni e i dolori che vi sono trattenuti.
Traumi fisici o emotivi, dolori, stress etc, sono sempre un ostacolo nella libera circolazione dei fluidi nel corpo. Qualunque sia la condizione in cui ci troviamo, le risorse della salute sono sempre presenti e possono emergere solo passando attraverso uno stato di “quiete”, condizione che richiama e risveglia il nostro potenziale originario.La terapia craniosacrale é guidata dal cliente. Il suo stesso corpo dirige il ritmo del lavoro. L’operatore assiste il processo del cliente garantendo un clima di sicurezza e fiducia. Il cliente riceve le condizioni ideali per poter attivare il proprio processo di guarigione, prendendo consapevolezza e integrando i cambiamenti che avvengono.
L’applicazione pratica della terapia craniosacrale ha degli effetti terapeutici nei vari sistemi corporei (sistema nervoso centrale, sistema muscolo scheletrico, sistema viscerale e sistema circolatorio).
La terapia craniosacrale é dolce e sicura, può essere considerata idonea per le persone di ogni età, sia nelle condizioni di dolore acuto che di particolare fragilità. Per questo motivo é spesso consigliata in circostanze che potrebbero essere considerate rischiose, come durante la gravidanza, dopo un’operazione o un incidente.Non occorre essere malati o avere sintomi particolare per godere dei benefici della terapia craniosacrale. Per la maggioranza delle persone poter alleviare lo stress e incrementare il livello di vitalità e benessere é una possibilità sempre benvenuta.
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Struttura del corso
L’iter formativo si articola in: 8 seminari di 2 giorni e 4 seminari di 3 giorni, per un totale di 12 weekend distribuiti nell’arco di 2 anni. Tra un seminario e l’altro è di fondamentale importanza la pratica e lo studio autonomo dei principi, così come ricevere sedute aiuta a radicare il lavoro. Incontri individuali o serate di approfondimento e condivisione potranno essere organizzati in base alle necessità.
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Inquadramento professionale
Chiunque sia motivato a seguire un percorso di crescita interiore e autoconoscenza è il benvenuto.
Per l’operatore biodinamico, apprendere a lavorare su di sé mentre è impegnato ad accogliere l’altro è il cardine della pratica congiunta. La maturazione della propria consapevolezza sensoriale e della propriocettività vengono spontaneamente stimolate dalla particolare attitudine all’ascolto richiesta.
Il processo di apprendimento e interiorizzazione dei principi biodinamici richiede inevitabilmente la messa in discussione delle proprie convinzioni.Una didattica fluida, aperta alle domande e attenta ai bisogni dell’allievo, faciliterà il contatto con i livelli profondi in cui operano le forze della salute.
La pratica al lettino, esperienziale ed esplorativa, avrà via via un ruolo sempre più centrale lungo i seminari.
Piuttosto che sulle tecniche e sul saper-fare l’enfasi verrà posta sull’ascolto del Sistema e sul saper-essere. Nel modello biodinamico è la qualità di presenza dell’operatore a guidare la seduta e a catalizzare i riflessi auto-correttivi che risiedono nel corpo del cliente.
INFORMAZIONI RIASSUNTIVE:
- Durata corso: Biennale – 12 weekend
- Totale ore: 224 ore di lezione frontale in aula + 100 di pratica obbligatoria
- Primo anno: 6 fine settimana per un totale di 14 giornate formative
- Secondo anno: 6 fine settimana per un totale di 14 giornate formative
- Orari: 09.00 – 18.00 per ogni giornata formativa (con pausa pranzo)
- Numero partecipanti ammessi: massimo 14 partecipanti
- Costo del corso: € 153 mensili x 10 mesi (pagamenti rateali)
- Inizio corso: (vedi il calendario corsi o contatta la segreteria)
- Attestato rilasciato: OPERATORE CRANIOSACRALE Biodinamica
- Sede del corso: Castelfranco Veneto – Treviso – Padova – Vicenza – Verona – Rovigo – Mestre
PROGRAMMA CORSO BIENNALE
PRIMO ANNO – SEMINARIO 01 (durata 3 giorni)
Titolo: Entrare in contatto
Introduzione all’orientamento biodinamico alla Salute – Storia, cultura ed evoluzione della pratica Craniosacrale: dall’Impulso Ritmico Cranico al lavoro con i livelli energetici più sottili e la Marea. Il lignaggio della biodinamica e i lasciti del pensiero di William Garner Sutherland e Rollin Becker, teorici del Concetto Craniale. Considerazioni sulla biodinamica come veicolo di esplorazione del potenziale istintivo di riorganizzazione dell’organismo.
PRIMO ANNO – SEMINARIO 02 (durata 2 giorni)
Titolo: La grammatica del tocco
Il potere del contatto – L’intenzione nel contatto: tocco attivo, tocco passivo, tocco neutrale – Le mani: un ponte tra due Sistemi in dialogo – La qualità del tocco e la ricerca del giusto gradiente di pressione delle mani sui tessuti – L’adeguamento della postura dell’operatore durante la seduta – Il rispetto dell’integrità e dell’intimità corporea ed emotiva del cliente come base per coltivare una relazione sicura, spontanea, che favorisca la fiducia e incrementi l’attitudine all’apertura e alla condivisione.
PRIMO ANNO – SEMINARIO 03 (durata 2 giorni)
Titolo: Ascoltarsi per ascoltare
L’interfaccia Io-Tu: saper ascoltare se stessi mentre si riceve l’altro – La sensazione, l’emozione, il pensiero, l’azione – I confini della pratica congiunta: dove finisco io? Dove inizia l’altro? – Essere piuttosto che fare: ridurre l’intervento e prestarsi all’ascolto – Percepire la tridimensionalità del proprio corpo nello spazio – Correlazioni tra la postura fisica e la postura mentale – Il radicamento a terra e la flessibilità nel grounding.
PRIMO ANNO – SEMINARIO 04 (durata 2 giorni)
Titolo: Avvicinarsi alla Marea
Declinazioni del concetto di Marea secondo la visione biodinamica e implicazioni filosofiche – Da dove viene la Marea? Dove va? – Definire l’indefinibile: quando l’essenziale è invisibile agli occhi e i limiti delle definizioni terminologiche – Imparare a riconoscere e distinguere la Marea dagli altri ritmi fisiologici dell’organismo – La Marea dentro e attorno al corpo e le fluttuazioni di ritmo, densità e intensità – Presenza e assenza della Marea – Il principio di sincronizzazione armonica e la teoria della risonanza dei sistemi biologici come supporto alla pratica congiunta.
PRIMO ANNO – SEMINARIO 05 (durata 2 giorni)
Titolo: La dimensione del profondo
Paralleli tra lo stato meditativo e la biodinamica craniosacrale – I modelli transpersonali della psiche e la psicologia del profondo – Emanciparsi dai condizionamenti e dagli automatismi della personalità: l’origine psico-spirituale della sofferenza – Comprendere il viaggio interiore – La plasticità della corazza caratteriale-muscolare.
PRIMO ANNO – SEMINARIO 06 (durata 3 giorni)
Titolo: La Quiete e lo Stillpoint
Decifrare le intuizioni di Rollin Becker sull’uso della Quiete: la Quiete come forza autonoma di autoregolazione del Sistema – La qualità di presenza dell’operatore come fattore cardine che permette alla Quiete di emergere – Accogliere lo stillpoint e l’assenza di movimento nel corpo fluido – L’operatore nel ruolo di testimone: il fare e il non-fare in relazione al dinamismo della Quiete – La polarità di Quiete e Caos: affinità e divergenze.
SECONDO ANNO – SEMINARIO 07 (durata 2 giorni)
Titolo: Dalla parte al Tutto
Uno sguardo al tessuto connettivo: il mondo liquido della fascia – La tensegrità delle strutture e la memoria cellulare – I meccanismi di compensazione e adattamento del corpo in risposta ai traumi fisici ed emotivi – La visione sistemica dell’essere umano e il paradigma olistico – L’interconnessione con l’ambiente e l’ecologia profonda – Saper focalizzare l’attenzione al particolare rimanendo in contatto con la globalità dell’esperienza.
SECONDO ANNO – SEMINARIO 08 (durata 2 giorni)
Titolo: Lo stress
Il concetto di stress – Lo stile di vita e la sovrastimolazione oggi – Riconoscere la reattività propria e altrui prima e durante il trattamento – La gestione dello stress.
I benefici della pratica di gruppo nella riduzione dello stress: il potere della condivisione.
SECONDO ANNO – SEMINARIO 09 (durata 2 giorni)
Titolo: Condurre la seduta
Il set, il setting e la prossemica – La negoziazione della giusta distanza tra operatore e cliente – I tempi della seduta: l’inizio, la fase intermedia, l’assestamento finale e la conclusione – Prendere e rilasciare il contatto: l’importanza di non avere fretta – Saper leggere i segnali corporei consci e inconsci del cliente in risposta al trattamento – Da una seduta all’altra: il contratto terapeutico e la presa in carico del cliente nel tempo.
SECONDO ANNO – SEMINARIO 10 (durata 3 giorni)
Titolo: Il dialogo terapeutico e i feedbacks
Acquisizione delle abilità verbali adatte ad accogliere il cliente – Evitare le diagnosi e incontrare la persona – Invitare a riflettere piuttosto che suggerire – La sospensione del giudizio e la compassione – L’ascolto centrato sul cliente: riceverne i feedbacks e imparare ad amplificarne il contenuto – I limiti dell’interpretazione del vissuto e la centralità della condivisione – Aiutare il cliente ad integrare i cambiamenti avvenuti e a collocarli nella cornice più ampia della propria esistenza – Quanto coinvolgimento nella relazione? La ricerca della giusta complicità e la responsabilità del sostegno.
SECONDO ANNO – SEMINARIO 11 (durata 2 giorni)
Titolo: Avere un corpo o essere un corpo?
La biodinamica in relazione ad altre discipline di contatto ed espressione corporea – (In questo seminario verrà data l’opportunità di conoscere ed esplorare altre Arti di contatto e movimento per amplificare i sensi e la propriocettività, con lo scopo comune di invitare alla riconnessione con il proprio corpo).
SECONDO ANNO – SEMINARIO 12 (durata 3 giorni)
Titolo: Lasciar essere
Espandere l’osservare senza interferire – Oltre il muro dei concetti: la mente naturale – Ricevere l’altro è incontrare se stessi: il mutuo rispetto alla base della pratica – Il valore di una pratica costante – L’evoluzione continua della biodinamica: espandere la creatività per incrementare il sostegno alla persona.